Diario di viaggio Giro d’Italia in Vespa
Andata: 3000 km dallo Stelvio a Gallipoli
Questo mese di agosto di transizione tra l’avventura in Nepal ed il viaggio che sto organizzando per ottobre (speriamo di farcela), lo ho dedicato alla nostra bella Italia. Un viaggio rilassante, ovviamente in Vespa, dal Passo dello Stelvio fino alla Puglia, per ritrovare vecchi e nuovi amici.
L’11 agosto arrivato a Gallipoli, dopo 3000 km quasi tutti evitando le autostrade. Ho attraversato la pianura padana, la mia città natale Mantova, poi Milano e Pondedera in Toscana, percorrendo tutta l’Aurelia nella costa tirrenica, giù fino a Gaeta. Un lungo tratto costiero mai visitato con calma in quanto sempre di corsa in transito in autostrada dalla Toscana, a Roma o Napoli. Infine l’entroterra Campano, Matera e giù nella costa del Salento, percorsa tutta da Otranto fino all’estremo sud del tacco d’Italia, Santa Maria di Leuca.
Una bellissima giornata passata in Piaggio che ringrazio per l’attenzione dimostrata nei miei confronti. Sono stato invitato a visitare lo stabilimento e il museo, ho pranzato nella mensa della fabbrica, ammirando dalle vetrate la linea produttiva della GTS 300. Per un appassionato vespista è un luogo mitico, come può esserlo Gardaland per un ragazzo in giovane età .
E poi i tanti amici incontrati durante il mio percorso: Roberta Confortola , Cristina Flematti , Katia Guaraldi , Enza, Massimo Colombati , Renata Bozolo Renata , Roberto Benini , Elsa, Padre Peppino della missione In My Father House del Ghana.
A casa di Enza Anedda a Sicignano degli Alburni, ho potuto ammirare il miglior panorama che abbia mai visto dal terrazzo di una casa privata.
Una giornata speciale l’ho trascorsa con Fabio Cofferati e sua moglie Leonora a Salsomaggiore Terme, quello per capirci che in pieno Covid è riuscito a fare la Milano – Tokio (Via Russia) con una Vespa del ’63 con ruote da 8 pollici.
A Gallipoli sono stato ospite di Stefano Medvedich e famiglia, ci siamo conosciuti online, io ero in Pakistan e lui in Georgia…, entrambi in solitaria. Lui di viaggi in Vespa ne ha fatti davvero tanti, troppi per poterli elencare, quasi tutti in solitaria, alcuni con il figlio e un paio persino con la nuora. La sua Vespa PX 150 dovrebbe avere tra i 150.000 e i 200.000 km. Tra i tanti viaggi quello più importante, in Africa nel 2006/2007, dove si è spinto oltre il Congo. Ironia della sorte, due settimane fa è stato investito sotto casa sua a Gallipoli, da una signora che non ha rispettato la precedenza. Un brutto incidente, la Vespa distrutta e una riabilitazione per lui che pare sarà abbastanza lunga, ma per fortuna niente di irreparabile.
Grande ospitalità all’ Ostello Salento a pochi minuti da Gallipoli dove ho pernottato una notte. Prezzi “sostenibili” anche in pieno agosto, un ambiente molto piacevole, frequentato da tanti giovani. Consigliatissimo!
Ritorno: 2500 km da Gallipoli a Cortina d’Ampezzo
Il 12 ago sono partito da Gallipoli, direzione Cassino. 500 km di strada piacevole e scorrevole fatta in leggerezza, a parte la pioggia in zona Campobasso. In serata cena piacevolissima con i vecchi amici di business e non solo Antonio Bottini ed Andrea Penazzo.
Da lì, l’ingresso nell’entroterra abruzzese, dove ho passato sei giorni tra Umbria, Marche ed Abruzzo. Ho visitato i luoghi simbolo del terremoto, L’Aquila, Amatrice ed Accumoli, poi moltissime altre località , Norcia, la piana di Castelluccio, Spoleto, Assisi, Santo Stefano, San Sebastano dei Marsi, le gole del Saggitario, Campo Imperatore, Aielli con i suoi spendidi murales. Grazie a tutti gli amici Luca Silvestri Claudio Calvisi Giorgio Vetrone Annarita Romanelli Antonio Di Bartolomeo che mi hanno ospitato e dedicato il loro tempo.
Poi mi sono spostato sulla costa adriatica, nel Conero, più precisamente a Porto Recanati, dall’amico Gianni Ballarani e sua moglie, con i quali abbiamo consumato una cena molto suggestiva in spiaggia.
Infine Cortina d’Ampezzo, dalla vulcanica Chiara Caliceti, sempre molto attiva ed impegnata nelle sue attività di promozione delle persone e del territorio. Bello l’incontro con Maria Teresa Ferrari, la fondatrice dell’associazione “La cura sono io” e con Mariangela Rossi che ha presentato il suo nuovo libro “L’Abbraccio di Kiev – Lettera a una bambina rinata”, che consiglio.
In chiusura, imprevisto pomeriggio con gli amici del lago di Santa Croce, protrattosi fino a serata inoltrata, godendoci della buona musica dal vivo.
Tanti momenti belli e ricordi importanti, come l’incontro occasionale, in zona Padova, quando da Porto Recanati stavo andando verso Cortina. Mi affianca una moto, mi fermo, era Steffen Steinweg, un motociclista tedesco con Yahama XT600 conosciuto tre mesi prima ad Esfahan in Iran. Lui, in viaggio da 5 mesi, passava sopra, sul ponte, mi ha visto sulla strada sotto, mi ha riconosciuto e rincorso, fino a raggiungermi. Sembra incredibile, sarebbero bastati pochi secondi e non ci saremmo reincontrati. Lui è rimasto in Iran un mese e mezzo, poi ha fatto la Turchia, la Grecia e da lì l’Italia, che stava risaldendo in direzione Venezia.
Ancora più incredibile il secondo incontro alcuni giorni dopo sempre con lui, a Longarone, io rientravo da Cortina d’Ampezzo e lui saliva verso l’Austria.
5500 km belli, come me li ero immaginati in quel volo di rientro dal Nepal, quando avevo deciso che in agosto avrei fatto questo viaggio nella nostra bella Italia.
5500 km dove ho finalizzato i nuovi progetti, anche questi belli e coinvolgenti. Ci vedremo per parlarne a breve, sicuramente entro settembre, in un incontro fisico che sarà denso di emozioni.
A presto!